L’argomento di oggi tratta di responsabilità civile, ed in particolare di responsabilità medica addebitabile aziende sanitarie locali.
Ecco il caso.
Roberto, alcuni anni fa, veniva sottoposto ad un intervento chirurgico.
Purtroppo qualcosa andava storto durante l’operazione, cosa che comportava una seconda operazione e, soprattutto, un grave danno per la salute, ancora oggi patito.
Dopo tanti anni di calvario Roberto decideva di chiedere ad ASL il giusto risarcimento per il danno subito.
Veniva quindi sottoposto a visita medico legale da parte di un perito, incaricato da ASL stessa, e si metteva in attesa dei risultati, e soprattutto di un’offerta risarcitoria.
Depositata la perizia medico legale, però, nessuna concreta proposta arrivava, nonostante gli venisse assicurato, più volte, che era stata riscontrata l’esistenza di una responsabilità medica, e che sarebbe stata offerta una somma di denaro a titolo risarcitorio.
Passato oltre un anno dalla prima richiesta Roberto, ormai stufo, per mezzo del proprio legale, chiedeva copia della perizia medico-legale, per verificare effettivamente la realtà dei fatti e per dare anche nuovo impulso alla trattativa, nell’ottica di ricevere ciò che era giusto.
ASL però, inviava sì la perizia, ma cancellando totalmente tutta la parte valutativa, in cui avrebbero dovuto essere indicate le eventuali responsabilità mediche e, soprattutto, l’ammontare del danno a lui riconosciuto.
Tale omissione/cancellazione veniva giustificata da ASL sulla scorta del fatto che, secondo loro, le valutazioni cancellate avevano rilevanza per l’eventuale strategia difensiva di ASL, in una ipotetica causa (mai peraltro intrapresa da Roberto).
Si dava, quindi, preponderanza alla difesa in Giudizio di un ente che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, piuttosto che al diritto a conoscere le proprie condizioni di salute.
Una scelta assurda.
Si decideva, pertanto, di impugnare questa decisione dell’Azienda Sanitaria, chiedendo al TAR di statuire su questo punto ed in particolare sulla legittimità della cancellazione di tali parti rilevanti della perizia.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, con decisione presa pochissimi giorni fa, ha dato ragione al paziente, condannando ASL a rilasciare copia integrale della perizia.
In particolare è stato definito che “In termini più generali, l’interesse del preteso danneggiato a prendere conoscenza dei contenuti in parola, essendo direttamente correlato ai diritti alla salute e alla difesa tutelati dalla Costituzione, risulta sicuramente prevalente rispetto a quello della pubblica amministrazione a mantenere riservati dati che potrebbero rivelarsi a lei sfavorevoli nell’ambito di un incipiente contenzioso”.
Roberto, pertanto, ora avrà la possibilità di vedere per intero la sua perizia medica, e far valere il proprio diritto al risarcimento nella trattativa con ASL.
Una Sentenza molto importante, nella quale i Tribunali si sono schierati dalla parte del cittadino, a tutela della salute come bene primario, e non degli interessi economici di altri.
Come sempre rimaniamo a disposizione per ogni chiarimento.