DECRETO INGIUNTIVO PASSATO IN GIUDICATO? NO GRAZIE!!!
Con il contributo di oggi ci soffermiamo su di una importantissima e, potenzialmente storica, decisione della Corte di Giustizia UE, in favore di alcuni consumatori vessati dalle banche.
Ma vediamo riassuntivamente il caso.
Giacomo si era fatto garante del contratto di finanziamento di Mario, suo cugino.
Purtroppo, però, nel corso degli anni Mario, in difficoltà economica, non riusciva ad onorare gli impegni presi, causando l’azione di recupero crediti da parte della banca.
Veniva tra le altre cose implicato anche Giacomo, il quale riceveva un decreto ingiuntivo che, non contestato, diveniva “definitivo”, ossia non più impugnabile.
Facciamo a questo punto un piccolo passo indietro per vedere cosa dice la Legge Italiana sul punto.
Se, infatti, un decreto ingiuntivo diventa definitivo, per la Legge Italiana questo diventa non più contestabile nei suoi contenuti: si dice che diventi “cosa giudicata”.
Ciò a prescindere dal fatto che i contenuti siano corretti: esaurita la possibilità di contestarli da parte del debitore, essi diventano consolidati, granitici.
Giacomo si vedeva, quindi, pignorare la casa, in forza di questo decreto ingiuntivo definitivo; arrivati davanti al Giudice dell’esecuzione forzata, tuttavia, rilevava alcune clausole illegittime relative al contratto di finanziamento, in particolare sugli interessi applicati.
Tali contestazioni, per la Legge Italiana, sono considerate tardive, e non possono essere efficacemente sollevate davanti al Giudice dell’Esecuzione, il quale non può valutarle né prenderle in considerazione.
Ebbene con quest’ultima decisione della Corte di Giustizia Europea, è stato deciso che, a differenza di quanto previsto dalla Legge Italiana, in alcuni casi particolari, come ad esempio in presenza di un consumatore che viene aggredito esecutivamente, il Giudice dell’esecuzione abbia il dovere di verificare la legittimità e la fondatezza del credito, anche se basati su un decreto ingiuntivo, come detto, definitivo.
La Corte Europea, pertanto, supera il dettato della Legge nazionale, ponendosi al di sopra di essa arrivando a disapplicarla, in casi particolari come quello che vi abbiamo appena raccontato.
Una decisione che può stravolgere il nostro ordinamento, ed una tutela ancora più forte per il consumatore e per persone che potrebbero trovarsi, loro malgrado, in situazioni simili.
Rimaniamo a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.